


Come far crescere la tua impresa? Delegare, delegare, delegare. Ecco perché:
Una delle maggiori sfide che deve affrontare un artigiano (o chiunque ami il proprio lavoro) che decida di far crescere la propria impresa, è quella di smettere effettivamente di fare il proprio lavoro.
Con questo si intende dire che per crescere è importantissimo comprendere quanto sia fondamentale smettere di accentrare su di sé tutti i compiti e – sempre più – dedicarsi ad allenare il proprio team a responsabilizzarsi e a diventare più autonomo.
In inglese si direbbe empowering: l’arte di trovare per ogni membro dell’azienda la migliore collocazione a partire dalle capacità e caratteristiche native della persona. E, oltre a questo, individuare collaboratori competenti che possano svolgere ruoli strategici, sostituendo (o supportando al massimo) il fondatore.
“Se la tua attività dipende da te, non possiedi un’attività, hai un lavoro. Ed è il peggior lavoro del mondo perché lavori come un pazzo.” – Michael Gerber
La delega si configura sia all’interno, verso i collaboratori, sia verso l’esterno: verso i professionisti che si coinvolgono a sostegno dell’operatività. L’azienda che assolda consulenti e agenzie, ma non riesce poi ad affidarsi alla loro professionalità spreca denaro, opportunità, risorse e tempo.
Meglio investire questo tempo in un’accurata ricerca del partner giusto, e poi affidarsi dedicandosi a task più strategiche: visione, controllo, ricerca e sviluppo.
La delega verso l’interno, non solo libera tempo dell’imprenditore consentendogli di dedicarsi ad attività che possono mettere a frutto in modo più proficuo il suo know how; essa crea anche un miglioramento di tutto il team.
Responsabilizzare e rendere autonome le persone che lavorano per l’azienda porta infatti queste persona e poter esprimere e migliorare la propria creatività e le proprie abilità di problem solving.
Responsabilizzare significa inoltre spingere lo staff a impegnarsi maggiormente e abbandonare la mediocrità, togliendo quello che di solito è un ruolo da paracadute dell’imprenditore il quale si assume ogni responsabilità solo per il desiderio di mantenere il controllo.
Ne giova anche la motivazione: dare responsabilità al team significa infatti fidarsi della competenza dello stesso, fornire nuovi stimoli e permettere libertà nell’esecuzione.
Per delegare, è fondamentale smettere di dare delle task o compiti precisi al personale, e dare invece obiettivi.
È sul raggiungimento del risultato e di questi obiettivi che poi deve essere valutato il team,
La delega non è solo appannaggio dell’imprenditore, ma di ogni manager e middle manager che fa parte dell’azienda: la cultura della delega deve infatti essere presente ad ogni livello.
Questo significa che ogni manager deve saper delegare ai propri collaboratori (dipendenti o professionisti esterni) compiti che non rientrano strettamente nelle sue mansioni. In questo modo anch’egli avrà più tempo da dedicarsi a ruoli più strategici e fondamentali come visione e controllo del risultati, ma anche rapporti con i clienti e stakeholder.
Imparare a delegare significa diventare allenatori del proprio team: concentrarsi nel forgiare le competenze di ogni persona, individuando e risolvendo i punti deboli. È in questo modo che si crea terreno fertile per lo sviluppo e la diffusione di maggiore soddisfazione.
Rendere responsabili i membri del team significa anche insegnare loro a prendere decisioni senza scaricarle verso l’alto, a rischiare, a sbagliare imparando. Significa spingerli a concentrarsi su task veramente efficaci e strategiche, non figlie di prassi che possono essere obsolete.
Ricorda, per delegare è importante:
1) Dare obiettivi da raggiungere, non task da eseguire;
2) Stabilire un metodo preciso di lavoro;
3) Stabilire momenti di confronto regolari (checkpoints);
4) Dare sempre feedback;
5) Dare ai collaboratori l’autorità necessaria a raggiungere gli obiettivi;
6) Obiettivi chiari e criteri di valutazione precisi;
7) Assicurarsi che il team sia adeguatamente formato, comprendere le lacune;
E tu, stai delegando?
Se vuoi sapere di più, scrivici!